L’Italia delle guerre perdute.

Il Covid-19 e la Protezione Civile “dimenticata”.

Le battaglie perse si riassumono in due parole: troppo tardi.

(Douglas MacArthur)

Protezione Civile

Dalle sabbie mobili dell’emergenza Covid-19 emerge la solita Italia senza attributi, quella che va in guerra ma “non si deve sapere in giro”, quella che vorrebbe sempre aspettare che sia certo il vincitore prima di schierarsi; l’Italietta dei generali che giurano fedeltà a giorni alterni e dei soldati lasciati in balìa degli eventi, con le mostrine cangianti e l’equipaggiamento scarso.

La pandemia è una guerra.

Inutile pensare di combatterla come se fosse una normale emergenza sanitaria, con una impostazione gerarchica più simile al telefono senza fili che alle quadrate legioni romane.

E la guerra l’abbiamo già persa.

Nel modo peggiore, come da tradizione.

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