Vinitaly/2019. Grandi numeri, (solita) parata di politici.

“Nulla eguaglia la gioia dell’uomo che beve, se non la gioia del vino di essere bevuto”

Vinitaly è il solito appuntamento che unisce la vetrina nazionale e internazionale del mondo del vino all’evento “glamour” e pop” allo stesso tempo, dove conta esserci ed essere più visibili possibile.

È per questo che fra degustazioni, bicchieri e affari sbucano da ogni dove “codazzi” al seguito del potente di turno: quest’anno è stato il turno dell’inedita accoppiata gialloblù Conte-Salvini, fotografatissimi nel bel mezzo dello struscio a discreta gradazione alcolica.

C’è poi l’evento, quello vero, la locomotiva delle esposizioni vitivinicole, con incursioni nell’olivicolo e nell’agroalimentare.

4.600 aziende espositrici da 35 Paesi, per un totale di 100 mila metri quadrati netti espositivi.

Vinitaly 2019 si conferma l’edizione più imponente mai realizzata alla fiera di Verona:

record di espositori e spazi occupati per la 53esima fiera vinicola di Verona, con 125mila visitatori da 145 nazioni.

Un dato importante è quello dell’incremento del pubblico specializzato e dei buyer esteri accreditati: 33 mila in tutto, +3% dal 2018.

Come al solito, ma quest’anno più del solito, una presenza istituzionale visibile e “rumorosa”, con la visita del Presidente del Consiglio, dei due vicepremier, del ministro delle Politiche agricole e del Turismo, del presidente del Senato.

“È stato il Vinitaly più grande di sempre, ma da domani saremo già al lavoro per migliorare ancora” commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. Selezionare i visitatori in fiera, incentivando la partecipazione del trade italiano e internazionale, resta un obiettivo centrale. “Registriamo molta soddisfazione da parte degli espositori e questo significa che la svolta intrapresa nel 2016 è la direzione da seguire”.

I Paesi di provenienza per i 33 mila operatori stranieri presenti sono gli Stati Uniti (+2% sul 2018), la Germania (+4%), il Regno Unito (+9%), la Cina (+3%) e il Canada (+18%).

Bene anche il Giappone, che incrementa del +11% il numero dei buyer: “Un risultato che, sommato agli altri registrati dal Far East, supporta la nostra scelta di creare un nuovo strumento di promozione permanente dedicato all’Asia”, precisa Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.

Molto gettonati gli eventi “fuorivinitaly” dedicati agli appassionati: Vinitaly and the City su tutti.

Una delle novità della 53esima edizione del Vinitaly è stata l’Organic Hall, uno spazio espositivo interamente dedicato ai vini biologici prodotti secondo la normativa europea, in cui l’utilizzo di agenti esterni è limitato e in alcuni casi nullo.

Uno spazio espositivo creato per dare risalto a una produzione enologica che riscontra un interesse in costante aumento, quella dei vini biologici.

Sono stati molti i buyers che hanno visitato quest’angolo della fiera, in cui sono stati raggruppati i produttori più attenti alla sostenibilità che fino allo scorso anno trovavano posto nella zona dei vignaioli indipendenti.

Autore dell'articolo: Paolo Di Caro

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